domenica 17 novembre 2013

Le fotografie dello scrittore

Le fotografie dello scrittore sono impiegate spesso in copertina per dire che il libro è AUTOBIOGRAFICO.

Così Il "Martin Eden", di Jack London è il suo romanzo più autobiografico.



http://www.libriecopertine.altervista.org/categoria_scheda.php?id=474



venerdì 23 agosto 2013

Hopperizzati

E' come un virus , é dappertutto, è Edwad Hopper.

E' il pittore che rappresenta l' America, quella stereotipata che piace agli Europei, italiani compresi.

Nun te raeggae più!!!

Ma perché le case editrici non la piantano di saccheggiare le opere di Hopper per le loro copertine di libri e

non assumono qualche artista locale!, a kilometro zero!

Ad esempio ne ho trovata un' altra di copertina di Hopper, ed è questa vela rappresentata sul libro "Lila" di Pirsig

Lila , di Robert M. Pirsig

Il libro l' ho trovato nella mia biblioteca, non mi ricordo di cosa parlava, ma so che era veramente noioso, e la copertina non dice una cosa diversa, noiosa, che noia!
Mi chiedo cosa ci sia di più noioso, veramente!

Ho come l' impressione che le case editrici ragionino come pecore, Quel libro ha avuto successo e c' era un' immagine di Hopper, e noi anche noi ci mettiamo un' immagine di Hopper.

E cosi', siamo hopperizzati! 





sabato 22 giugno 2013

Appunti :

LIBRI :

Il mondo di ieri di Stephen Zwig

Piccolo mondo antico , di ...

Venuto al mondo

Il mondo di Sofia , Gaardner

Brave new world , Aldous Huxley

Il mondo secondo Garp, John Irving

Il mondo secondo SARKOZY (http://www.italiachiamaitalia.net/news/123/ARTICLE/15516/2009-05-19.html)

MUSICA

Mondo , Cremonini



lunedì 10 giugno 2013

BE ICONIC

Ma l'immagine della Coca Cola sulla copertina di un libro, anche se è una rappresentazione di un' Immagine della CocaCola, anche se è la rappresentazione di una riproduzione di una riproduzione di una copia di una Coca Cola, è sempre Coca Cola!

E' arrivato il banner !

Guardo il mio blog e in alto a destra vedo un banner di Soft canapé, una ditta di divani.

Basta mettere qualche parolina qua e là, ed è un bel gioco, un bannerino di Soft Sofa, carine le poltrone , e tutte colorate, anche ottime per una copertina di libro.

Sono meravigliata , meravigliatissima.

Mi riferisco al post precedente , ovviamente , per chi non capisce a cosa mi riferisco.


Il prossimo post dovrei cercare copertine con sedie.

Poi "lampade", "tappeti" ecc ecc. tutto l'arredamento della casa:
Televisori vintage, al plasma.
Rivestimenti murali, carta da parati, piastrelle,
e si riuniscono tutte le copertine secondo l'oggetto rappresentato  e intanto si può fare pubblicità alla ditta.

Per non parlare di FINESTRE (Serramenti in Pvc, legno) e PORTE, che sono già ampiamente catalogate sul mio situs.













domenica 28 aprile 2013

Ci saranno altre copertine con dei divani, ma per ora ne ho solo una.
a questo url del sito libriecopertine http://www.libriecopertine.altervista.org/pagina_dettaglio.php?id=247

Aspettando che il banner di "Poltrone & Sofà" arrivi sulle mie pagine...
con tante offerte di divani e canapè e poltrone e sofà.

Ad esempio questa poltrona su un libro di ANNE TYLER, dal titolo "Il tuo posto è vuoto" è di David Hockney, anche se non so il titolo dell' opera.

 


E' evidente che il libro è su qualcuno che se ne è andato, e parlerà di questa assenza.
La poltrona significa questo, come una panchina vuota può voler dire la stessa cosa, invece il divano che è sulla copertina di "Un matrimonio da dilettanti" è un pezzo d'arredamento d'interni.

Però è veramente brutta come poltrona, deprimente, e significa anche che il libro è deprimente...non lo leggerò mai!






domenica 27 gennaio 2013

Copertine libri: analisi semiotica marketing

Ma che bel divano!

http://libriecopertine.altervista.org/pagina_dettaglio.php?id=247

Ho cercato la parola "divano" e ho trovato una sola corrispondenza con una copertina.
"Un matrimonio da dilettanti" di Anne Tyler , che e' la traduzione del titolo "The amateur marriage".





In copertina: David Hockney, Some Neat Cushions (particolare), 1967. Acrilico su tela 157 x 157 cm David Hockney. Grafica di Guido Scarabottolo